Quadrifoglio1-2
  • Antropologia
  • Didattica
  • Giornalismo
  • Letteratura
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“La morte non sta nel non comunicare, ma nel non poter essere più compresi ” Pier Paolo Pasolini

L’interesse per l’Antropologia Culturale nasce alla fine degli anni ’70 e va di pari passo con gli studi universitari per proseguire in ambito non accademico. Dopo un’impostazione iniziale più indirizzata verso l’antropologia della musica, già dalla metà degli anni ’80, EC inizia ad occuparsi in modo più ampio di tematiche relative all’incontro-scontro fra culture locali e “globalizzazione” concentrando poi il proprio interesse su progetti di animazione territoriale e sviluppo rurale che contenessero elementi innovativi nel senso dello sviluppo “sostenibile”.

– Dal 2004:

    docente a contratto per UniBg Laurea Specialistica PGST su varie cattedre e laboratori (Storia del Territorio e delle Culture Locali, Comunità Locali e Cultura)

– Dall’anno 2000 ha svolto attività di consulente antropologo per:

  • A.T.&T. (Milano)
  • CIES – Centro di Ingegneria Economica e Sociale (UniCal), (Arcavacata – CS)
  • ALLIUB (Uniberg) (Bergamo)
  • Fondazione Betania (Catanzaro)
  • CESTIT (Bergamo)
  • G.A.L. Valle Imagna (S. Omobono Imagna – BG)
  • Metapodia – Agenzia per lo sviluppo del Turismo Rurale in Alta Locride (Stilo – RC)
  • Pucambù – Agenzia per lo sviluppo del Turismo Rurale in Area Grecanica (Bova – RC)
  • Ass.ne per lo Studio dell’Immaginario e della Comunicazione Simbolica in Pedagogia e Terapia, Parma
  • CIES – Centro di Ingegneria Economica e Sociale (UniCal), Cosenza
  • G.A.L. “Area Grecanica” – Progetto L.E.A.D.E.R. , Bova, Reggio Calabria
  • G.A.L. “Valle Imagna” — Progetto L.E.A.D.E.R. , S. Omobono, Bergamo
  • G.A.L. “Alta Locride” – Progetto L.E.A.D.E.R. , Stilo, Reggio Calabria
  • IMED. (Istituto per il Mediterraneo), Roma
  • Coop. “MAG 6” (Finanza Etica), Reggio Emilia
  • TELCAL, Cosenza
  • Università “P. de Olavide”, Siviglia, Spagna dal 1994 al 1999
  • Progetto “La Risorsa della Memoria” (Ricerca antropologica per edizioni multimediali sull’Area Grecanica)
  • Coordinatore Scientifico per Archi/Med (Archivio Audiovisivo di Med Media)

dal 1984 al 1999

  • Antropologo per l’Archivio Audiovisivo della Coop. “R.L.S.”- Med Media (Catanzaro/Reggio Calabria)

Alcune ricerche “sul campo”:

– Antropologia culturale e sviluppo rurale.

  • Alcune esperienze dal quaderno “sul campo” in diverse aree italiane. Si veda il volume “La morte del tipico e il locale che non c’è – Piccoli appunti crescono”, Qualecultura, Vibo Valentia, 2006

– I greci di Calabria

  • A proposito delle attività di ricerca di EC in area grecanica si veda il volume AA.VV. “Pucambù”, Calabria Letteraria, Soveria Mannelli, 2015

– L’immagine della ‘ndrangheta

  • Sin dai primi anni ’80 si interessa dell’immagine della ‘ndrangheta dentro e fuori il mondo popolare. La ricerca che inizia nell’ambito del mercato musicale marginale si allarga poi al web, ai media e al cinema sfociando nell’edizione del volume “Sangue e onore in digitale”, Rubbettino, Soveria Mannelli, 2010.

– La lira

  • EC è stato uno dei principali animatori del gruppo di ricerca che “scoprì” nei primi anni ‘80 la presenza in Calabria della lira, un antico cordofono ad arco le cui origini affondano nel mondo orientale-bizantino. La ricerca è stata edita con l’omonimo cd + libretto allegato: “La lira in Calabria”, RLS 002, Catanzaro, 1993.
  • Il Cd è stato rieditato da Nota Records con un booklet rivisto e arricchito di informazioni e immagini: http://www.nota.it/content/search?SearchText=lira+in+calabria&SectionID=5&ClassID=18&SearchPageLimit=6

– La danza tradizionale

  • Nel 1988 esce il libro “Danza Tradizionale in Calabria” (Coop. “R.L.S.). Si tratta delle prime esperienze editoriali sull’ antropologia della danza in Italia e, forse, la prima al Sud. Sulla spinta di questo lavoro promuove nel 1989 lo stage di didattica etnocoreutica e musicale “Danza Tradizionale in Calabria” con sede permanente a Cataforìo (RC). L’esperienza proseguirà poi con vari nomi (Conservatorio Grecanico, U Stegg) http://www.ustegg.it
  • Nel 2006 la ricerca di antropologia della danza sull’Aspromonte Meridionale  viene editata nel volume con cd allegato “U Sonu, la danza nella Calabria Greca”, Squilibri, Roma, 2006
  • Dal 2014 al 2016 EC coordinatore antropologo dello stage “Felici & Conflenti” www.felicieconflenti.it  Stage di danze e musiche del Reventino (Cz)

-Antropologia Visiva

  • Nel 2008 è autore del cortometraggio “Ci sono quelli cchi ballanu puntatu”, MiniDv, 15’55”, http://www.youtube.com/watch?v=_ZFq5bWa7Lk&feature=youtu.be
  • Nel 2008 è autore del cortometraggio “Santo Criseo Mastr’i ballu, la storia della limunara”, MiniDv, 8’07”, http://youtu.be/jwYs8H0JV_I
  • Nel 2004 è autore del mediometraggio: “Il Fuoco, le Icone, Il Turismo – L’Anastenaria di Aya Ilèni”, MiniDV, 31’, in collaborazione con Lab 80 Film Bergamo. Il documentario è stato selezionato per il concorso del Festival Internazionale del Cinema Etnografico di Nuoro, 25-30 ottobre 2004 – Istituto Superiore Etnografico della Sardegna.  http://youtu.be/O7bTG-e2hBo
  • Nel 2004 è autore della mostra video-fotografica “Magna Grecia”, dal 2 febbraio a 6 marzo 2004, Lefkith, Salonicco (Grecia)
  • Nel 1998 è autore del cortometraggio “Piccole Amnesie – Frammenti interrogativi sull’area grecanica” – Betacam – 10?- Produzione Med Media
  • Nel 1996 è coautore , insieme a Sergio Di Giorgio il documentario “Da Mosòrrofa a Cardeto – La danza tradizionale fra memoria e presente” – Betacam – 19? – Produzione Med Media  http://youtu.be/Gh361dxwuj4
  • Nel 1996 è autore del cortometraggio documentario su Reggio Calabria “Porte di Servizio” – Betacam – 7? – Produzione Med Media
  • Nel 1986 è coautore con Sergio Di Giorgio e Claudio Idone di ” I luoghi del suono” – 3/4? U-Matic – Produzione Med Media
  • Nel 1986 è coautore con Sergio Di Giorgio e Claudio Idone di ” La Viddanedda di Cataforìo” – 3/4? U-Matic – Produzione Med Media
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“La sapienza non germoglia se non in un cuore simile alla terra ” Detto arabo di Îsâ ibn Maryam
In ambito didattico EC ha avuto modo di fare esperienze diverse insegnando nell’università, nella scuola statale (medie e superiori), in corsi professionali, in master, stages, seminari. A eccezione della scuola statale dove erano previsti programmi legati all’insegnamento delle materie umanistiche (italiano, latino, storia), EC si è sempre dedicato a percorsi didattici etno-antropologici, sociologici ed antropologico-musicali

Principali attività didattiche:

Dal 2004 docente a contratto per UniBg Laurea Specialistica PGST su varie cattedre e laboratori (Storia del Territorio e delle Culture Locali, Comunità Locali e Cultura)

Dal 2000 al 2004

    • Università di Bergamo
    • Università della Calabria
    • C.I.E.S. – Centro di Ingegneria Economica e Sociale (Università della Calabria) – (Arcavacata – CS)
    • Università “P. de Olavide” – Siviglia (Spagna)
    • C.I.E.S. – Centro di Ingegneria Economica e Sociale (Università della Calabria) – (Arcavacata – CS)
    • A.L.L.I.U.B. – Centro di Formazione Permanente (Università di Bergamo)
    • Associazione per lo Studio dell’Immaginario – Parma
    • C.I.E.S. – Centro di Ingegneria Economica e Sociale (UniCal) – Cosenza
    • G.A.L. “Area Grecanica” – Progetto L.E.A.D.E.R. (Bova – RC)
    • G.A.L. “Alta Locride” – Progetto L.E.A.D.E.R. (Stilo – RC)

Dal marzo1995 ad ottobre 1999

    • Progetto Mediateca Regionale della Calabria
    • Coordinatore organizzativo e didattico

Da settembre 1989 a marzo 1994 – da settembre 2001 a oggi

  • Scuola Secondaria Superiore – Prov. di Bergamo – Docente di materie letterarie nella Scuola Media Superiore
  • Dal 1989 a oggi tiene annualmente corsi e seminari sulla lira (strumento ad arco della Calabria) per: Stage “Danza Tradizionale in Calabria” (poi U Stegg), Cataforio (RC) dal 1989 al 2006, Ass. La Conta, Milano, dal 2013, Spazio Trad, Torino, dal 2014

1988/89

    • Accademia di Belle Arti di Catanzaro – Docente di Antropologia Culturale per l’A.A. 1988-89
    • Docente di Antropologia Culturale per l’A.A. 1988-89

1988

    • Ancifap – Sede di Catanzaro – Docente di Antropologia Culturale e tecniche di catalogazione dei beni etnografici e folclorici (Corso di Formazione Professionale)
    • Docente di Antropologia Culturale e tecniche di catalogazione dei beni etnografici e folclorici (Corso di Formazione Professionale)

1985

    • Partecipa al progetto di antropologia e scuola (attività extrascolastiche) condotto dalla Coop. “R.L.S.” per la direzione didattica di Tiriolo (CZ)
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“Sino a che esisteranno i movimenti della mano anche la sua ombra sarà costretta a muoversi ” Jalâl alDyn Rûmy
Le prime esperienze sono con la pagina calabrese di Paese Sera alla fine degli anni ’70. Ma la pratica giornalistica di trasformerà in attività professionale solo con i primi anni ’90. L’entrata come direttore editoriale a Med Media (www.med-media.it) e successivamente come collaboratore dell’agenzia Med Media News diverrà un’occasione per consolidare l’esperienza di giornalista e di video giornalista. Conclusasi nel 1999 l’esperienza con Med Media News, attualmente EC collabora con alcuni periodici e televisioni nazionali:
  • SAT 2000 (TV Satellitare)
  • Pollicino Gnus (Mensile -Reggio Emilia)
  • Quaderni Calabresi (Semestrale- Vibo Valentia)
  • dal 1995 al 2005 Folk Bulletin (Mensile – Pavia)
  • dal 1995 al 2005  World Music (Bimestrale – Torino)
  • dal 1995 al 1999 ha collaborato regolarmente con l’agenzia videogiornalistica Med Media News (Reggio C.)
  • dal 1992 (febbraio) ad ottobre 1995 ha tenuto la rubrica “Relax” sulla rivista “Calabria”, Bollettino ufficiale del Consiglio Regionale Calabrese
  • da marzo 1994 ad ottobre 1999 Direttore Editoriale di MED MEDIA Comunicazioni Integrate – Reggio Cal. (Nello specifico: Coordinamento della linea editoriale della testata – Curatore dell’ Archivio audiovisivo della struttura – Progettazione di produzioni documentarie – Problemi della schedatura dei documenti audiovisivi – Attività di videogiornalista per l’agenzia Med Media News: Servizi per TMC, SAT 2000, INN, Telespazio, VideoCalabria)
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“Gli uomini non soffrono per le cose ma per il modo in cui le vedono” Epitteto
Dopo alcuni primi momenti editoriali in forma di fiabe, poesie, racconti (“La dolcezza del mandorlo”, “Sette Canzoni Orientali”, “Una Fiaba Bizantina”, 1999). A partire dal 2000 l’interesse si sposta verso la forma romanzo e nel 2016, dopo una lunga gestazione, viene pubblicato “Del sangue e del vino”. http://www.store.rubbettinoeditore.it/del-sangue-e-del-vino.html) Del sangue e del vino – Rubbettino – 2016 “Il romanzo d’esordio di Ettore Castagna si staglia nel trapasso fra il Seicento e il Settecento, in un ambiente mediterraneo rurale e feroce. Tre generazioni che partono da una coppia di greci in fuga dalla selvaggia invasione balcanica a mano dei turchi nella seconda metà del Seicento. Protagonista è la storia della cultura contadina del meridione italiano – ma solo del meridione italiano? – tra elementi fantastici, bassezze morali, mondi infimi e aperture epiche. E poi, un orizzonte taumaturgico nella visione delle tradizioni popolari” fra musica e danza. Un eroismo sceso tra le persone qualunque e, dunque, universale. Un percorso di redenzione, non solo dei protagonisti ma persino del lettore. Qui la verità è più forte di ogni giudizio. E’ la verità narrativa. Assoluta e definitiva.” Pietro Carfì

foto2-2 Tredici gol dalla bandierina – Rubbettino – 2018

Tredici gol (veramente) segnati dalla bandierina fra il 1974 e il 1981 sono la metafora e la parabola di una giovinezza intera. Quella di un ragazzo di Catanzaro che sogna vita, musica e rivoluzione rivolgendosi alla presenza quotidiana e mitica di Massimeddu (Massimo Palanca), leggendaria ala sinistra del Catanzaro di quegli anni. Un’intera città e un’intera regione, da sempre ai margini della vita nazionale, vivevano le gesta sportive di Palanca come un momento di riscatto e, per molti ragazzi degli anni ’70 calabresi, Palanca diviene il piccolo Mao-Tze- Tung del tiro a effetto, l’ala sinistra di sinistra, il leader capace di far sognare. Con lui cerca un dialogo irreale Vito Librandi, uno dei ragazzi del ’77 calabrese, mentre lo scenario della sua vita si sviluppa lungo la linea d’ombra della nascita, della crescita e del declino del grande movimento giovanile antagonista degli anni ’70, un fenomeno unico in tutta l’Europa occidentale. È la Rivoluzione vista e sognata dalla provincia, con quel filo di ironia e surrealtà che trasforma in leggenda minore la quotidianeità dei meridionali a segnare la sua vita e la sua formazione. Probabilmente anche il suo futuro. Tutto si discute e si trasforma nella luce irregolare e travolgente di quegli anni: l’amore, la politica, l’impegno civile, la coppia, la libertà sessuale.
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Della Grecìa perduta – Rubbettino – 2020

«Della Grecìa perduta è un romanzo molto intenso con un suo linguaggio, notevolissimo, tanto nella ricerca quanto nell’invenzione. C’è una grande maestria nei toni onirici e storici che cercano e trovano il loro equilibrio in una narrazione letteralmente affascinante».

Prosegue qui la saga di tre generazioni di greci in una Calabria cosmica che fa da scenario di un mondo primordiale. Il verosimile e la grande storia si intrecciano con le vicende dei più umili attraverso un realismo magico che cerca le radici più antiche del Mediterraneo.

«La risalita della costa effettuata da Nino sembra il viaggio opposto a quello di ’Ndria Cambria, il protagonista dell’Horcynus Orca di Stefano D’Arrigo, di cui potrebbe costituire una sorta di antenato alla scoperta di anime, gesti, sogni e simboli. Sedimentati fra montagne e mari».

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I gabbiani vengono tutti da Brooklyn – Sensibili alle Foglie – 2023

All’epoca dei fatti nessuno capì davvero Giuseppe Zangara. Cosa aveva spinto il giovane anarchico di un piccolo paese calabrese a sparare a Roosevelt? Minuscolo, scuro, di poche parole, amaramente polemico contro la società del benessere, Little Joe era l’icona dell’immigrato temibile, inquietante, irriducibilmente diverso dalla cultura whasp: naturalizzato americano da molti anni, una vita da silenzioso e invisibile muratore a Paterson, un inglese parlato male quanto l’italiano, un dialetto jonico incomprensibile per gli inquirenti. Joe Zangara rimase un enigma per la giustizia americana che lo spedì alla sedia elettrica, come rimase sconosciuta e incompresa la sua rabbia, cronica quanto la sua ulcera, contro il capitalismo, contro suo padre, contro l’America alle porte del New Deal. Il romanzo è stato preparato dall’Autore con un percorso documentario cresciuto negli anni non solo sulla base degli archivi storici americani, delle pubblicazioni su questo “strano caso”, ma anche attraverso una memoria storica, conosciuta direttamente, del mondo dell’emigrazione italiana negli USA, degli ambienti libertari di Paterson, della Calabria Ionica e di chi conserva il ricordo di Little Joe nel suo paese di origine, Ferruzzano.

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