14 aprile a Roghudi, Aspromonte Greco

Roghudi

O potamu trechi panda…

Grazie per avermi invitato a parlare e suonare un po’ di qualcosa.
Grazie vecchi muri di Roghudi, grazie tempo variabile e pioggia intermittente fra le timpe dell’Amendolea, grazie Olimpia e voi tutti eroi di una lingua che muore ma che in voi rivive.
Contano i fatti non le chiacchiere, non le invidie, non le pochezze, non il nulla dell’uomo.
Conta chi ha fatto non chi ha detto e dice farò. Conta chi fa il bene non chi dice che lo farà.
Conta un manipolo di eroi che oggi parla greco alla faccia del tempo, dei secoli, della politica, delle sciagure umane.
Grazie amici di To Domadi Greco.
O potamu trechi panda…
Io non dimentico. Lascio ad altri l’arte dell’omissione e quella dell’oblio.
Roghudi Vecchio, 14 aprile 2019